Dopo Storia della filosofia come stupore e L´illusione della filosofia, è uscito finalmente in lingua italiana
Essere e forma, forse l´opera più sistematica di Jeanne Hersch. Pubblicato per la prima volta in lingua francese nel
1946, il libro si inserisce nel solco della tradizione aurea dell´esistenzialismo e dei suoi massimi rappresentanti:
la questione dell´essere, invisibile filo rosso che accomuna pensatori fra loro così distanti, viene affrontata dal
la pensatrice ginevrina attraverso una sorta di ontologia negativa, tesa a mostrare come l´essere, quest´entità impalpabile
e inaccessibile al pensiero, si sveli soltanto nelle opere della mano umana, nella forma che essa imprime all´esistere.
Pensare l´essere significa dunque, anzitutto, pensare la forma: dalla natura al sogno, dall´arte all´immaginazione, Jeanne
Hersch traccia in questo appassionante saggio le basi di quello che sarà il percorso filosofico di un´intera vita.
Jeanne Hersch (1910-2001) ha insegnato per vent´anni Filosofia all´ Università di Ginevra e ha diretto la Divisione di
filosofia dell´Unesco. Allieva di Karl Jaspers, è considerata una delle voci più limpide e originali della filosofia del
Novecento. Tra le sue pubblicazioni: Il diritto di essere uomo (Sei, Torino 1969); La nascita di Eva (Interlinea, Novara 2000)
e il romanzo Primo amore-Temps alternés (Baldini Castoldi Dalai, Milano 2005). Da Bruno Mondadori sono stati pubblicati:
Storia della filosofia come stupore (2002), L´illusione della filosofia (2005).
|